VIRTUAL SET

PROGETTO “STAGECRAFT“: cos’è l’IN-CAMERA VFX
La nuova frontiera della produzione video

Lo Stagecraft è una rivoluzionaria tecnica di video produzione, in ambito cinematografico, documentaristico e pubblicitario, che permette di girare scene video in un vero e proprio set virtuale e dinamico. In poche parole si tratta dell’evoluzione del green screen – più comunemente conosciuto come tecnica del Chroma Key – e permette ai registi, ma soprattutto agli attori, di poter interagire in tempo reale con l’ambientazione. Questa tecnica infatti si basa sulla costruzione di un ambiente di riprese, una sorta di scatola chiusa, costituito da Led Wall o sistemi di proiezione avanzata, che svolgono la funzione di scenografia. Quel che determina lo Stagecraft è la “coesistenza” di un set fisico e reale, quello degli attori che recitano e di un set virtuale e dinamico, creato da immagini e video proiettati in 3D sui Led Wall. Il set è virtuale perché ci troviamo all’interno di uno studio. Ma è dinamico perché le immagini riprodotte sui Led Wall sono capaci di variare a seconda dello spostamento della videocamera, garantendo un effetto di illuminazione e prospettiva ultra realistico.

L’AVANGUARDIA DELLA VIDEO PRODUZIONE

Fino ad ora la possibilità di ricreare in studio delle scenografie realistiche era affidato alla tecnologia Chroma Key e alla CGI (Computer Grafica) che prevede la realizzazione di set in cui gli attori si muovono e recitano in un ambiente fatto di pannelli completamente verdi o blu. Una volta girata la scena, in post-produzione si sostituisce l’immagine di sfondo con una immagine della scenografia realizzata. Questa tecnica nasconde però molte insidie visive. Non solo. La tecnica del Chroma key non permette di avere un interazione del sistema di ripresa, prospettico e realistico rispetto ai movimenti della stessa telecamera. Questa nuovissima tecnologia, sperimentata per la prima volta da Disney, comporta invece una serie incredibile di vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali: permette anzitutto agli attori di recitare in una scenografia realistica e del tutto identica a quella che vedranno gli spettatori, nonchè permette alla direzione registica e fotografica di ricreare ambientazioni e scene iper realistiche, facendo sposare perfettamente quella che è la scenografia, gli attori, gli elementi filmici con il contesto. In poche parole si può ricreare qualsiasi ambientazione, con qualsiasi forma di luce, con qualsivoglia tipo di contesto nello stesso identico luogo – in tal caso un set virtuale.

PERCHE’ UTILIZZARE QUESTA TECNOLOGIA

Rispetto alle riprese classiche, lo Stagecraft permette un risparmio di costi incredibile. Primo perché non c’è bisogno di spostare un’intera troupe di produzione nella location scelta, nel caso di riprese in esterna. Secondo perché, anche nel caso di riprese in studio, vengono azzerati i tempi di allestimento dei set. E’ sufficiente caricare un file diverso e in un attimo i Led Wall proiettano la nuova scenografia. Inoltre per le riprese in esterna, le condizioni climatiche e di luminosità sono variabili in pochi minuti o comunque nel corso della giornata e dell’anno. E girare o rigirare alcune scene è economicamente molto dispendioso, oltre alle complicazioni inerenti alla esatta riproduzione dell’ambientazione. Il sistema di visione dei Led Wall all’interno del set virtuale permette anche una fonte di luce incredibile. Nello Stagecraft gli schermi sono in grado di fornire una luce molto realistica, compresi gli effetti e i riflessi che questa luce produce sugli stessi protagonisti o sugli oggetti di scena. Questo permette di economizzare, in tempo e denaro, semplificando di moltissimo il lavoro di un classico set.

TECNICA ULTRA INNOVATIVA

La tecnica, ultra innovativa, è stata messa a punto per la prima volta pochi mesi fa dalla Industrial Light & Magic di George Lucas, ed è stata sperimentata nella produzione di “The Mandalorian” della Disney. La combinazione tra un motore grafico tipico e la tecnologia dei video wall, danno vita ad un set irreale e reale allo stesso momento, dando l’illusione di coprire interamente la visione periferica. Uno o più “super computer” animano invece la scenografia in base al movimento della videocamera. Il dettaglio più importante è che la prospettiva dello sfondo è coordinata con i movimenti della telecamera: si modifica seguendone i movimenti, ricreando lo sfondo proprio come sarebbe se le riprese avvenissero in un ambiente reale. L’utilizzo di sensori e di dispositivi di tracking permettono a quei motori grafici di “allineare” tutto l’asset di ripresa alla scena, permettendo in pochi metri di set di impiegare poche telecamere che possono effettuare riprese da ogni angolatura possibile.

“Una vera e propria rivoluzione che nei prossimi anni cambierà in modo sostanziale la produzione audiovisiva: ci troviamo di fronte ad un nuovo mondo e ad una generazione che cresce fruendo di contenuti digitali di altissimo livello, resi fruibili da dispositivi alla portata di tutti. L’industria cinematografica e televisiva dovrà tener conto di queste tecnologie che fino a ieri erano fantascienza, oggi sono realtà. Noi di T4S ci siamo e sappiamo di avere tutte le carte in regola per poter supportare Cdp, autori, registi così come broadcaster e clienti di ogni genere che avranno la necessità di creare i contenuti del domani”.

Nino Gravino, Production Manager T4S

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